Novità in arrivo per l’ISEE. Dal 1 gennaio 2020 l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente, utilizzato per accedere a forme di sostegno al reddito o misure come il Reddito di Cittadinanza e Quota 100, diventa precompilato: sarà la stessa INPS a redarlo e renderlo disponibile sul proprio portale.
La novità era stata introdotta con il Decreto Legge 4 del 2019 – il decreto che istituisce e regola l’accesso al Reddito di cittadinanza e al pensionamento con quota 100 – ed era attesa all’esordio già a settembre di quest’anno. Alcuni ritardi “operativi”, però, hanno costretto l’INPS a ritardare l’esordio di questo strumento che, nei piani dell’Istituo di previdenza, dovrebbe facilitare la vita dei contribuenti. Una scelta analoga a quella di realizzare le dichiarazioni 730 precompilate che, dopo una partenza un po’ stentata, sono sempre più utilizzate dai contribuenti italiani.
L’ISEE precompilato definitivamente nel sistema è il decreto del Ministero del Lavoro del 9 agosto 2019 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 ottobre. Nello stesso decreto, oltre a stabilire la data di partenza della misura, vengono definiti anche gli ambiti operativi ed evidenziato il meccanismo attraverso il quale può essere richiesto e scaricato.
C’è da dire che, almeno nella prima fase di lancio, l’ISEE potrà essere ancora richiesto seguendo la procedura standard. In questo modo, anche chi ha poche affinità con gli strumenti informatici potrà ottenere il proprio Indicatore di Situazione Economica Equivalente e accedere alle varie forme di sostegno economico. La ragione della “doppia corsia”, però, è anche un’altra: come si legge nel testo del Decreto, l’ISEE precompilato potrà essere scaricato dal sito INPS solo dai nuclei familiari che, nel trienni 2016-2018, abbiano presentato una DSU all’INPS per via telematica.
Se si rispetta questo prerequisito, dunque, si potrà avere l’Indicatore dal sito INPS. Ma come si richiede l’ISEE 2020 precompilato? Prima di tutto, ci si dovrà autenticare sul sito dell’Istituto di previdenza utilizzando le proprie credenziali INPS, con le credenziali Fisconline dell’Agenzia delle Entrate o lo SPID. Una volta all’interno, il sistema chiederà di inserire dei dati che non ha potuto recuperare in maniera. In particolare, l’utente dovrà auto dichiarare:
- La composizione del nucleo familiare e le informazioni necessarie ai fini della determinazione del valore della scala di equivalenza;
- L’indicazione di eventuali soggetti rilevanti ai fini del calcolo delle componenti aggiuntive dell’ISEE;
- L’eventuale condizione di disabilità e non autosufficienza dei componenti del nucleo;
- L’identificazione dell’abitazione del nucleo familiare;
- Il reddito complessivo limitatamente ai casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione ed assenza di certificazione unica trasmessa dai sostituti di imposta ovvero di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali;
- Alcune specifiche componenti reddituali;
- L’importo degli assegni periodici corrisposti al coniuge e ai figli;
- L’ammontare dell’eventuale debito residuo per mutui contratti per l’acquisto di immobili;
- Le componenti del patrimonio immobiliare del regolamento ISEE;
- Le componenti del patrimonio mobiliare;le donazioni di cespiti;
- Gli autoveicoli, ovvero i motoveicoli di cilindrata di 500 cc e superiore, nonchè le navi e imbarcazioni da diporto.
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