La rete di associazioni, operatori culturali e genitori delle scuole del quartiere hanno inviato una lettera al V municipio per chiedere che venga finalmente trovata una sede
di MARINA DE GHANTUZ CUBBE

Una biblioteca a Tor Pignattara per togliere i ragazzi dalle sale scommesse. La rete di associazioni, operatori culturali e genitori delle scuole del quartiere hanno inviato una lettera al V municipio per chiedere di dar seguito alle promesse: l’assessora alla Cultura Maria Teresa Brunetti ha dato la sua disponibilità ad occuparsi della questione e la possibile sede proposta dal municipio sarebbe una struttura tra la scuola Pisacane e l’ospedale Casilino.
Azioni concrete però tardano ad arrivare e le associazioni e il comitato di quartiere Tor Pignattara hanno deciso di far sentire la propria voce. “La biblioteca non deve essere semplicemente un luogo dove poter prendere in prestito i libri – ha detto Carla Ottoni di Karawan Fest – ma un vero e proprio presidio culturale, con proiezioni, incontri, mostre che sfamino il desiderio di cultura del quartiere”.
Cultura e partecipazione. Perché le associazione hanno avviato un percorso di confronto e condivisione sin dal 2015: proprio grazie all’impegno della rete, che si riuniva in assemblea nell’ex aula consiliare a via dell’Acqua Bullicante, il progetto della biblioteca era stato definito insieme alla passata giunta del municipio e a Biblioteche di Roma. Con il commissariamento però, il percorso è stato interrotto. “Adesso è arrivato il momento di ripartire e dare risposte concrete al territorio” ha concluso Ottoni.
La lettera inviata al municipio e a Biblioteche di Roma è stata firmata da Karawan Fest, Ecomuseo Casilino, Asinitas, Cemea del Mezzogliorno, AltraMente scuola per tutti, Rgb Light Experience, Pisacane 011, Genitori scuole Deledda – Pavoni, Genitori scuole di piazza Cardinali, Dieci Mondi, La rocca fortezza culturale, Teatro Studio Uno.
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